In questi ultimi giorni,
la politica italiana si è vista fortemente segnata dal rozzo
escamotage con cui i parlamentari conservatori sono riusciti a
bloccare (almeno all'interno della così detta, legge delle unioni
civili), la possibilità di riconoscere ufficialmente le coppie
omosessuali come dei rapporti meritevoli di essere concepiti anche
come spazi relazionali e affettivi, sani e affidabili, definendole
implicitamente come non apte a curare la crescita equilibrata e la
tutela del bambino.
Come? Secondo il peggiore
e più ideologico dei modi, estipulando nel seno della "legge
delle unioni civili" la "non obbligatorietà" alla
fedeltà all'interno di tali rapporti, quindi facendo passare come se
l'inaffidabilità fosse già una caratteristica propria ed intriseca
ad esse. Così, vorrebbero indurre un giudizio che considera come
criterio di esclusione (nel tema della genitorialità e non solo), la
idea secondo la quale nelle relazioni omosessuali, la motivazione
sottostante sia esclusivamente di indole sessuale, puramente
edonistica e individuale. Per cui esse sarebbero per definizione, uno
spazio relazionale e affettivo malsano, instabile e incapace di
promuovere la crescita equilibrata e protetta del minore. Tutto ciò
ovviamente anche, basato sul falso assioma secondo il quale se "la
fedeltà" è richiesta dalla legge (vedi le coppie
eterosessuali), essa sarebbe in grado di garantire dei contesti
relazionali e affettivi coerenti e affidabili (in particolare,
nell'ambito della genitorialità).
Il tentativo del
legislatore di fare prevalere un principio ideologico (affermare che
esista solo un modello di famiglia funzionale, dal punto di vista
della salute mentale) per creare differenze e discriminare, è
talmente grossolano che sembra provenga dalla peggiore delle
ignoranze, quella del disconoscere la natura umana. Non sapere che il
comportamento umano in generale e la psiche in particolare si
organizzano rispettando la logica fuzzy, vuol dire non solo avere una
idea fortemente ideologizzata dell'essere umano, ma anche ignorare la
estrema complessità del sano vivere.
Secondo il pensiero
fuzzy, le realtà umana e sociale non sono costruite in termini
dilemmatici (vero o falso). Anzi, bisogna affermare con forza che il
vivere umano è caratterizzato dall'assenza di concetti e principi
con validità universale. Quindi, la realtà dei rapporti umani sani
e affidabili altro non è che la somma di tutti gli stati relazionali
e affettivi possibili presenti, anche se sconosciuti ad un
osservatore (consapevolmente o meno) distratto.
Il legislatore ha la
responsabilità sociale di essere in sintonia con il multiverso della
complessità sociale umana, anche perché non condividerlo o
ignorarlo può volere dire avere una visione autoreferenziale
pesantemente condizionata dai propri punti di vista, pregiudizi
compresi. Vi è in gioco la salvaguardia dei diritti umani
(dell'adulto e del bambino) nello spazio della convivenza sociale, lo
dice la Corte di Strasburgo.
En estos ultimos dias, la
politica italiana se ha visto fuertemete marcada por el burdo
subterfugio con el cual los parlamentarios conservadores han logrado
bloquear (por lo menos dentro de la asi llamada "ley de las
uniones civiles"), la posibilidad de reconocer oficialmente a
las parejas homosexuales como relaciones merecedoras de ser
consideradas como espacios relacionales y afectivos, sanos y fiables,
definiendolas como no aptas a cuidar y tutelar el crecimiento
equilibrado del niño.
¿Cómo?
Según
el peor y más
ideológico
de los modos, estipulando dentro de la propuesta de "ley de las
uniones civiles" la "no obligatoriedad" a la fidelidad
dentro de tales relaciones, por lo tanto haciendo pasar como si la no
afidabilidad fuese una caracteristica propia e intrinseca a ellas.
Asì quisieran inducir un juicio que considera como criterio de
exclusión
(en el tema de la paternidad y no solo en ella), la idea por la cual
en las relaciones homosexuales, la motivación
subyacente sea exclusivamente de indole sexual, puramente hedonista e
individual. Por lo tanto un espacio relacional y afectivo malsano,
inestable e incapaz de promover el crecimiento equilibrado y
protegido del menor. Todo ello obviamente, basado a partir del falso
axioma según
el cual si la fidelidad es requerida por la ley (el caso de las
parejas heterosexuales), esta serìa en grado de garantizar contextos
relazionales coherentes y afidables (particularmente en el ámbito
de la paternidad).
La
intención
del legislador de hacer prevalecer un principio ideológico
(afirmar que existe sólo
un tipo di familia funcional, desde el punto de vista de la salud
mental), para crear diferencias y discriminar es tan grosero que
parece provenga de la peor ignorancia, aquella referida al
desconocimiento de la naturaleza humana. No saber que el
comportamiento humano en general y la psiche en particular, se
organizan respetando la logica fuzzy, quiere decir no sòlo tener una
idea muy ideologizada del ser humano sino también ignorar la extrema
complejidad del vivir sano.
Según
el pensamiento fuzzy, la realidad humana y social no están
construidas en términos dilemáticos
(verdadero o falso). Más
bien, es necesario afirmar con fuerza que el vivir humano se
caracteriza por la ausencia di conceptos y principios con validez
universal. Por lo tanto, la realidad de las relaciones sanas y
confiables non son otra cosa que la suma de todos los estados
relacionales y afectivos posibles presentes, aunque si son
desconocidos a un observador (concientemente o no) distraido.
El
legislador tiene la responsabilidad social de entrar en sintonia con
el multiverso de la complejidad social humana, porque no compartirla
o ignorarla puede significar tener una visión
autoreferencial profundamente condicionada por los propios puntos de
vista, incluyendo los prejuicios. Está
en juego nada menos que la salvaguarda de los derechos humanos (del
adulto y del niño)
en el espacio de la convivencia social, lo dice la Corte de
Estrasburgo.
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