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mercoledì 27 febbraio 2013

A proposito dello sconforto sociale dilagante... (A proposito del difundido desaliento social...)

Ricordando ciò che diceva Italo Calvino, a proposito della vita ..."L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno è quello che è già quì, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme". Ma, diceva anche.... "due modi ci sono per non soffrire. Il primo riesce facile a molti:accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non verderlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno e farlo durare e dargli spazio". Ecco, pensavo, qual'è la sfida di questi tempi di incertezza, dentro le case e tra la gente: individuare, dargli spazio, costruire, inventare i "non inferni" quindi, umanizzarci imparando a condividere le nostre speranze e desideri (per trovare comforto e anche coraggio perché senza di essi siamo persi) in un grande equilibrio naturale di incastri, vicinanze e connessioni, insieme agli altri che come noi sono alla ricerca di fare si che questo spazio (questo paese, questo continente, ecc.) divenga umanamente più vivibile, in grado di comporre volutamente e consapevolmente un mosaico di pensieri, storie e relazioni che coevolvano. Un mosaico fatto di contrasti e differenze senza perdere la sua umanità.... fatto con tanta pazienza, ma con fiducia, senza timori ne incertezze. Adesso più che mai, partendo da questa Italia scopertasi vulnerabile.... a cominciare dalla politica e ... nella vita di tutti i giorni... in tutti gli ambiti possibili. Ora.
_______________________________________________Recordando lo que decia Italo Calvino a proposito de la vida,.... "El infierno de los vivos no es algo que serà; si es que existe alguno es ese que està ya aqui, el infierno que habitamos todos los dias, que formamos estando juntos". Pero decia también .... "hoy dos modos para no sufrir. El primero lo hacen con mucha facilidad muchos: aceptar el infierno y devenir parte de él hasta el punto de no verlo màs. El segundo es riesgoso y exige atenciòn y aprendizaje continuos: buscar y reconocer quién y qué cosa, en medio al infierno, no es infierno y hacerlo durar y darle espacio". He aqui, pensaba, cual es el desafio de estos tiempos de incertidumbre, dentro de las casas y entre la gente: individuar, darle espacio, construir, inventar los "no infiernos" o sea, humanizarnos, aprendiendo a compartir nuestras esperanzas y deseos (para encontrar aliento y coraje porque sin ellos estamos perdidos) en un gran equilibrio natural de encajes, cercanias y conexiones, junto a los otros que como nosotros van en la busqueda de lograr que este espacio (este pais, este continente, etc.) devenga humanamente mas vivible, capaz de componer voluntariamente y concientemente un mosaico de pensamientos, historias y relaciones que coevolucionen. Un mosaico hecho de contrastes y diferencias sin perder su humanidad... hecho con mucha paciencia, pero con confianza, sin temores ni incertidumbres. Ahora màs que nunca, partiendo de esta Italia que se descubre vulnerable.... comenzando por la politica y ... en la vida de todos los dias... en todos los àmbitos posibles.Ya.

giovedì 21 febbraio 2013

Perché le elezioni politiche in Italia hanno un fortissimo interesse psicoantropologico...? (Por qué las elecciones politicas de Italia tienen un fuertisimo interés psicoantropologico...?)

Nelle condizioni storiche attuali e in occasione delle prossime elezioni politiche per decidere chi sarà il nuovo governo del bel paese, ci troviamo ad essere testimoni di un processo sociale di imprevedibili risultati (o forse sono talmente prevedibili che non vale la pena parlarne?). Per cui, può essere opportuno domandarsi, è possibile creare le condizioni soggettive attraverso le quali un paese è portato a definire e costruire il proprio destino e di tutti i suoi abitanti, prescindendo dal giudizio critico, quindi di informazione, di conoscenza e di consapevolezza da parte di ognuno? (secondo una recente indagine ISTAT, l'Italia è un paese di lettori "deboli", quindi fortemente disinformati). E' sicuramente la televisione a rivelarsi il mezzo di comunicazione più potente ed efficace in assoluto che può aiutare a colmare tali vuoti di informazione e conoscenza: diretta, fruibile da tutti, schematica e precisa, un canale attraverso il quale si possono appunto compiere degli effetti psicosociali sorprendenti. Ora, come tutti sappiamo esistono le così dette tecniche di manipolazione psicologica di massa (così care alle ideologie totalitarie) che sono delle strategie di comunicazione utilizzate in tanti settori sociali diversi con obiettivi precisi e differenziati, che vanno dalla vendita di un prodotto alla costruzione di una forma mentis prevedibile in politica (soprattutto quella che pretende il controllo per l'autoperpetuamento del proprio potere). Ecco quindi, anche (ma non solo) in periodi elettorali come quello che stiamo vivendo in questi giorni in Italia, esse vengono spesso e volentieri utilizzate per "guidare" la scelta degli elettori e hanno come principale canale di diffusione i media (la televisione, la radio e i giornali). In particolare la televisione, come strumento di comunicazione sociale per eccellenza proprio grazie all'abbinamento dell'immagine con la parola, fa si che i televidenti possano essere portati (programmati), attraverso l'impostazione di contenuti e di messaggi ad hoc, ad avere stati di coscienza alterati, che attrofizzano la loro coscienza critica(per esempio stimolando ossessivamente una distrazione iper eroticizzata, alimentando aspettative illusorie, amplificando incertezze e paure, ecc). Essi inducono nei loro cervelli la secrezione di sostanze oppioidi con i corrispondenti effetti anestetizzanti o euforizzanti sulla psiche (proprio come avviene per effetto della musica). Ed è attraverso la persuasione/omogenizzazione emotiva pianificata, costruita sullo stato mentale (di trance)degli ignari televidenti/elettori, soggetti inermi e distratti, che si creano le condizioni psichiche ideali per accettare messaggi di ogni tipo (costruiti a tavolino), stimolando in loro(con scientifica precisione!) la irrazionalità e il conformismo. Ecco perché in queste condizioni soggettive di passiva e acritica ricezione di stimoli audiovisivi e di contenuti, non è assolutamente difficile l'allargamento dei consensi e l'accettazione incondizionata/irrazionale della leadership di colui che rappresenta e personifica per associazione, il paladino e la sintesi dei messaggi precedentemente veicolati. Quasi un gioco da bambini fatto a scala nazionale!!! _______________________________________________ En las condiciones historicas actuales y con ocasiòn de las pròximas elecciones politicas para decidir quién serà el nuevo gobierno del pais, nos encontramos a ser testigos de un proceso social de resultados imprevedibles (o quizàs son tan prevedibles que no vale la pena ni siquiera hablar?). Por lo tanto, puede ser oportuno preguntarse, còmo pueden crearse las condiciones a partir de las cuales un pais puede definir y construir su propio destino y el de todos sus habitantes, obviando el juicio critico, la informaciòn, el conocimiento y la conciencia de responsabilidad de parte de cada uno? (segun una reciente encuesta ISTAT, Italia es un pais de lectores "débiles", por lo tanto fuertemente desinformados). Es seguramente la televisiòn el medio de comunicaciòn màs potente y eficaz en absoluto con el cual se pueden colmar tales vacios de informaciòn y conocimientos: directa, utilizable por todos, esquematica y precisa, un canal a través del cual se pueden realizar efectos psicosociales sorprendentes. Ahora bien, como todos sabemos, existen las asi llamadas técnicas de manipulaciòn de masas (tan queridas por las ideologias totalitarias) que son unas estrategias de comunicaciòn utilizadas en muchos àmbitos sociales con objetivos precisos y diferenciados, que van desde la venta de un producto hasta la construcciòn de una forma mentis prevedible en el àmbito de la politica (sobretodo de aquella que pretende el control para autoperpetuar su poder). Por lo tanto, también (pero no solamente) en periodos electorales como el que estamos viviendo en estos dias en Italia, estas técnicas son usadas para "guiar" las decisiones de los electores y tienen como canal principal de difusiòn los mass media (televisiòn, radio e diarios). En particular la televisiòn como instrumento de comunicaciòn social por excelencia justamente gracias a la combinaciòn de la imagen y la palabra, hace que los televidentes puedan ser llevados (programados), mediante la preparaciòn de contenidos y mensajes ad hoc, a tener estados de conciencia alterados, que atrofian sus conciencias criticas (por ejemplo estimulando obsesivamente una distracciòn hiper erotizada, alimentando expectativas ilusorias, amplifiando incertidumbres y temores, etc). Todo esto induce en sus cerebros la secreciòn de sustancias opioides con los correspondientes efectos anestésicos o euforizantes en la psique (asi como sucede por efectos de la musica). Y es a través de la persuasiòn/homogenizaciòn emotiva planificada, construida sobre un estado mental (en trance) de los pobres televidentes/electores, sujetos inermes y distraidos, que se logran las condiciones psiquicas ideales para aceptar mensajes de cualquier tipo (creados a proposito), estimulando en ellos (con precisiòn cientifica!), la irracionalidad y el conformismo. He alli por qué en estas condiciones subjetivas de recepciòn pasiva y acritica de estimulos audiovisuales y de contenidos, no es absolutamente dificil agrandar los consensos y la aceptaciòn incondicional/irracional del liderazgo de quien representa y personifica por asociaciòn, el paladìn y la sintesis de los mensajes precedentemente vehiculados. Casi un juego de pàrvulos hecho a escala nacional!!!