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sabato 2 agosto 2014

Cosa sono le dipendenze dal virtuale? (¿Qué cosa son las dependencias del virtual?)




L’Hikikomori è una sindrome studiata nella popolazione degli adolescenti in Giappone, che etimologicamente  significa “mi ritiro”. Si caratterizza dal fatto che il ragazzo che ne è affetto costruisce un rapporto esclusivo con le realtà virtuali di Internet e dei videogiochi o la televisione, all’interno delle quattro mura della propria abitazione dove cerca un rifugio protettivo (anche rispetto ai propri familiari).
Sembrerebbe che tra i giovanissimi, nelle sue forme più gravi, esse siano legate ad un disagio vissuto in età adolescenziale (e anche durante la pubertà) in ambito relazionale, probabilmente stimolato da contesti sociali altamente competitivi o anche violenti. “Tutti mi prendono in giro…”; “non riesco ad andare d’accordo con gli altri…”; “sono stato minacciato più volte..”; sono alcune delle frasi con cui spesso tendono a giustificare la propria chiusura verso il sociale. Quindi, l’auto percezione di fragilità da parte del ragazzo o ragazza, oppure la sua incapacità a tollerare dei livelli alti di stress in ambiti interpersonali, favorirebbero l’auto esclusione. La motivazione sottostante sarebbe in molti casi, la percezione di avere a che fare con rapporti e contesti nei confronti dei quali vi è un senso di soggezione, inadeguatezza o impreparazione, che penalizza drammaticamente la loro vita di relazione.
In età giovanile, è riscontrabile anche fra coloro che si trovano a subire condizioni di vita di grossa difficoltà familiare o sociale come possono essere quelle delle persone sole, dei disoccupati, di coloro che sono in cassa integrazione o con delle difficoltà intra familiari. In questi casi, gli specialisti preferiscono parlare di un rapporto patologico con le tecnologie della comunicazione. Questa tipologia di rapporto, può avere una precisa durata di tempo (alcuni mesi), una discontinua che in genere finisce per esaurirsi nella misura in cui il soggetto stesso modifica il comportamento additivo, uscendone. Per alcuni è necessario non rinnovare l’abbonamento internet, come una strategia estrema di interruzione del comportamento ossessivo.
Il carattere compulsivo del comportamento, insito alle dipendenze, può associarsi a tutte le varianti potenzialmente gratificanti di cui è in grado attualmente di offrire lo spazio virtuale: il gioco d’azzardo on line, i giochi di ruolo on line, gli acquisti on line compulsivo, il sesso virtuale, le relazioni via chat rooms, ecc. Questa nuova tipologia di dipendenza è frequentemente associata a sintomatologie depressive e ossessivo compulsive. Comunque si può parlare di un vero e proprio comportamento psicopatologico, di dipendenza appunto, dal momento in cui diviene coattivo, ripetitivo che stimola il “craving” (desiderio forte). 
L’uso consapevole, equilibrato e razionale del mezzo (di informazione e di comunicazione) dipende dalla capacità del utente per trovare un equilibrio tra la concretezza di ciò che avviene nel mondo reale e le possibilità apparentemente infinite del mondo virtuale. Questa equilibrio può essere la premessa a partire dalla quale fare sì che il mezzo si adatti alle nostre esigenze di trovare nuovi strumenti che ci aiutino ad affrontare meglio una realtà sociale sempre più complessa e imprevedibile.


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El Hikikomori es un sindrome estudiado entre la población de adolecentes del Japón, que etimologicamente significa “me retiro” . Se caracteriza por el hecho que el chico que ha sido afectado se construye una relación exclusiva con las realidades virtuales de Internet y de los videojuegos o de la televisión, dentro de las cuatro paredes de su casa en donde busca un refugio protector (también respecto a sus familiares).
Pareceria que entre los más jovenes, sus formas más graves, estén ligadas a un malestar psicológico vivido durante la adolescencia (y también durante la pubertad) en ámbito relacional, probablemente estimulado por contextos sociales muy competitivos o violentos. “Todos se rien de mi…”; “no logro ir de acuerdo con los demás…”; “he sido amenazado varias veces…”; son algunas de las frases con las cuales tienden a justificar el proprio cierre frente al social. Por lo tanto, la autopercepción de fragilidad por parte del chico o de la chica, o sino su incapacidad a tolerar niveles altos de stress en ámbitos interpersonales, favorecerian su auto exclusión. La motivación subyacente seria en muchos casos, la percepción de tener que afrontar relaciones y contextos frente a los cuales existe un sentido de sumisión, inadecuación o impreparación, que castigan drammaticamente sus vidas de relación.
En edad juvenil, se le encuentra también entre quienes viven condiciones de vida de fuerte dificultad familiar o social, como pueden ser aquellas de personas solas, de los desocupados, de aquellos que están en el Fondo de Garantia Salarial o que tienen dificultades intra familiares. En estos casos, los especialistas prefieren hablar de una relación patológica con las tecnologias de las comunicaciones. Esta tipologia de relación puede tener una precisa duración de tempo (algunos meses), una discontinuidad que generalmente termina por extinguirse en la medida en que el sujeto mismo modifica el comportameiento adictivo, dejandolo. Para algunos es necessario no renovar el abono internet, como estrategia estrema de interrupción del comportamento obsesivo.
El carácter compulsivo del comportamento, proprio de las dependencias, puede asociarse a todas las variantes potenzialmente gratificantes que actualmente es capaz de ofrecer el espacio virtual: el juego de azar on line, los juegos de roles on line, las compras compulsivas on line, el sexo virtual, las relaciones en chat rooms, etc. Esta nueva tipologia de dependencia está frequentemente asociada a sintomatologias depresivas y obsesivo compulsivas. De cualquier forma, se puede hablar de un verdadero comportamiento psicopatologico, de dependencia, desde el momento en el cual deviene coactivo, ripetitivo que estimula el “craving” (deseo fuerte”).
El uso conciente, equilibrado y racional del medio, depende de la capacidad del usuario en encontrar un equilibrio entre la concretitud de lo que succede en el mundo real y las posibilidades aparentemente infinitas del mundo virtual. Este equilibrio puede ser la premisa a partir de la cual hacer que el medio (de información y de comunicación), se adapte a nuestras exigencias por encontrar nuevos instrumentos que nos ayuden a afrontar mejor una realidad social cada vez más compleja e imprevedible.




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